sabato 28 dicembre 2013

Vill@nov@ News 2013-2014 n.1


LA SCUOLA CHE VORREI

Prendiamo in prestito, ad uso della scuola, una fortunata e martellante campagna pubblicitaria, un progetto fondato sulla partecipazione degli utenti di una comunità che hanno un bisogno, un’idea, o semplicemente un desidero da esprimere e, possibilmente, da realizzare.
Nelle scorse settimane, alcuni genitori tra i più attivi hanno raccolto questa difficile provocazione mandandoci degli spunti. Attività di questi genitori degna di lode e stima, perché quando si cerca di mettere dei contenuti nero su bianco l’impegno diventa arduo. Ecco dunque le opinioni più diffuse sulla nostra realtà, ma che si prestano ad essere generalizzati in un contesto più ampio.


“La scuola di Villanova possiede un’ottima reputazione, dovuta ai docenti preparati e competenti, agli strumenti all’avanguardia ancor di più da quest’anno ed ultimo, ma non meno importante, all’ambiente famigliare e senza episodi di bullismo. Sento tuttavia il desiderio di maggior tempo dedicato alla lingua inglese e alle tecnologie informatiche”.
Prima considerazione; una ridotta dimensione del plesso scolastico, con un ridotto numero di alunni per classe, unitamente alle capacità personali degli insegnanti, producono un’offerta scolastica di elevata qualità. Purtroppo, le recenti politiche di revisione dei costi a livello regionale e nazionale hanno progressivamente razionalizzato e centralizzato i servizi, nel caso della scuola riducendo nel contempo l’orario scolastico e spesso demotivando gli operatori. Si consideri però che in Italia siamo ultimi per i fondi spesi in cultura (1,1% a fronte del 2,2% dell'Ue a 27) e penultimi per quelli destinati all’istruzione (8,5% a fronte del 10,9% dell'Ue), peggio di noi stanno soltanto i greci quindi si può solo migliorare.


“In alcune circostanze, mancano i servizi accessori ma essenziali per le famiglie, come i trasporti verso alcuni paesi limitrofi e il post-scuola.”
Per le amministrazioni locali un servizio non è economicamente sostenibile quando il rapporto costo / utenti coinvolti è sfavorevole. Fortunatamente, l’ottima collaborazione con la scuola materna di Sabbioncello San Vittore ha da tempo risolto, almeno in parte, queste esigenze. Ormai tutti, docenti e famiglie, sappiamo fin troppo bene che per i tempi di crisi in cui viviamo le risorse sono sempre più limitate, per le famiglie e per la scuola, e quindi dobbiamo tornare un po’alle origini ritrovando la capacità di sacrificarci e cooperare per garantire l’istruzione e il futuro dei nostri figli.


“L’informazione e la comunicazione, come il diritto all’istruzione, sono fondamentali.”
Il Comitato Genitori ha da tempo richiesto l’installazione di una bacheca per affiggere comunicazioni di vario genere e interesse, per superare la limitazione che molti genitori ancora non usano sistemi informatici. Al momento questa richiesta è rimasta senza esito, ma la burocrazia, si sa, ha i suoi tempi. L’informazione è la vera chiave di sviluppo di una comunità, piccola o grande che sia, quindi anche della nostra scuola. Ad esempio, si pensi ai danni che ha prodotto l’asimmetria informativa bancaria, cioè quello strano rapporto tra un direttore di banca che conosce le informazioni importanti e il suo cliente che le ignora. In questa situazione, se si è disinformati o distratti si fanno solo errori. Possiamo fidarci ciecamente del direttore, correndo il rischio di non fare il nostro interesse ma quello della banca, oppure dubitare a prescindere, perché magari si ha la presunzione di essere migliori del direttore e di conoscere il suo mestiere.
 

Anche a scuola quindi, una persona informata vive più serenamente.

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